Red Hat Enterprise Linux 5.1 e successive supportano singoli filesystem fino a 16 Terabyte.
Per creare un filesystem EXT3 superiore a 2 Terabyte bisogna utilizzare il normale LVM e il comando mkfs.ext3 per la formattazione come di seguito spiegato:
pvcreate /dev/sdc
vgcreate VG_Grande /dev/sdc
lvcreate -L 8000G -n LV_Grande VG_Grande
mkfs.ext3 /dev/VG_Grande/LV_Grande
Questo esempio crea un filesystem da 8 Terabyte EXT3 sul device /dev/sdc. ATTENZIONE occorre usare l'intero device, poichè i sistemi di partizionamento come ad esempio fdisk NON supportano partizioni superiori a 2.1 Terabyte.
Per creare un filesystem da 16 Terabyte o comunque superiore a 8 Terabyte occorre utilizzare un blocksize da 4k. Questa è la procedura:
pvcreate /dev/sdc
vgcreate VG_Grande /dev/sdc
lvcreate -L 16000G -n LV_Grande VG_Grande
mkfs.ext3 -F -b 4096 /dev/VG_Grande/LV_Grande
26 luglio 2010
20 maggio 2010
Linux - Lustre - Clustering e Failover
Nel precendete articolo abbiamo implementato una soluzione con un singolo server Lustre, chiaramente questa è una soluzione puramente didattica, poiche' nella realtà dobbiamo prevedere un alta affidabilità del sistema in modo tale da garantire ai Client la continua accessibilità.
Lustre non ha alcun sistema di alta affidabilità, ma si affida a software di clusterware per implementarla, come ad esempio Heartbeat o meglio PaceMaker. Molti clienti però adottando il sistema operativo Red Hat preferiscono utilizzare Red Hat Cluster Suite per l'alta affidabilità, quindi adotteremo quest'ultimo come infrastruttura di clusterware.
Dobbiamo dividere l'implementazione in due parti, la prima riguarda la configurazione da fare al cluster Lustre per dichiarare dei volumi in Failover, la seconda riguarda la configurazione di RHCS.
Dallo schema in figura possiamo desumere che la configurazione sarà effettuata fra due server (192.168.2.20 e 192.168.2.22) sui cui avremo installato preventivamente i pacchetti lustre lato server. La configurazione finale sarà attiva/attiva cioè sul primo nodo denominato cln01 saranno presenti i servizi MGS, MDS e OST0, mentre nel secondo nodo deominato cln02 sarà presente l'OST1. Questo permetterà al client non solo di accedere al filesystem "prova" da due canali iSCSI paralleli, ma anche da due server paralleli aumentando ancora di più il trhoughput.
Configuriamo il nostro filesystem con i seguenti comandi, l'opzione reformat permette di sovrascrivere eventuali precedenti configurazioni:
Per avviare i servizi di lustre sarà sufficiente montare i relativi filesystem, prima ci creiamo l'alberatura di mount su entrambi i nodi:
e quindi montiamo:
dal client la nuova stringa di connessione sarà:
modprobe lustre
mount -t lustre 192.168.2.20@tcp:192.168.2.22@tcp:/prova /prova
Facciamo una prova di switch ad esempio del'ost0 dal nodo1 al nodo2, tenendo sempre il client montato:
dal nodo1: umount -fl /lustre/ost0_prova
attendiamo qualche secondo
dal nodo2: mount -t lustre /dev/sdb2 /lustre/ost0_prova
attendiamo qualche secondo e dal client potremo continuare tranquillamente ad accedere ai nostri file. Nella prossima parte potremo automattizare il processo di failover utilizzando RHCS.
Devo ringraziare per la collaborazione Roberto.
Lustre non ha alcun sistema di alta affidabilità, ma si affida a software di clusterware per implementarla, come ad esempio Heartbeat o meglio PaceMaker. Molti clienti però adottando il sistema operativo Red Hat preferiscono utilizzare Red Hat Cluster Suite per l'alta affidabilità, quindi adotteremo quest'ultimo come infrastruttura di clusterware.
Dobbiamo dividere l'implementazione in due parti, la prima riguarda la configurazione da fare al cluster Lustre per dichiarare dei volumi in Failover, la seconda riguarda la configurazione di RHCS.
Dallo schema in figura possiamo desumere che la configurazione sarà effettuata fra due server (192.168.2.20 e 192.168.2.22) sui cui avremo installato preventivamente i pacchetti lustre lato server. La configurazione finale sarà attiva/attiva cioè sul primo nodo denominato cln01 saranno presenti i servizi MGS, MDS e OST0, mentre nel secondo nodo deominato cln02 sarà presente l'OST1. Questo permetterà al client non solo di accedere al filesystem "prova" da due canali iSCSI paralleli, ma anche da due server paralleli aumentando ancora di più il trhoughput.
Configuriamo il nostro filesystem con i seguenti comandi, l'opzione reformat permette di sovrascrivere eventuali precedenti configurazioni:
- dal nodo1: mkfs.lustre --mgs --failnode=192.168.2.22 --reformat /dev/sdb1
- dal nodo1: mkfs.lustre --reformat --mdt --mgsnode=192.168.2.20 --fsname=prova --failover=192.168.2.22 /dev/sdb4
- dal nodo1: mkfs.lustre --reformat --ost --mgsnode=192.168.2.20 --failover=192.168.2.22 --fsname=prova /dev/sdb2
- dal nodo2: mkfs.lustre --reformat --ost --mgsnode=192.168.2.20 --failover=192.168.2.20 --fsname=prova /dev/sdb3
Per avviare i servizi di lustre sarà sufficiente montare i relativi filesystem, prima ci creiamo l'alberatura di mount su entrambi i nodi:
- mkdir -p /lustre/mgs_prova
- mkdir -p /lustre/mdt_prova
- mkdir -p /lustre/ost0_prova
- mkdir -p /lustre/ost1_prova
e quindi montiamo:
- dal nodo1: mount -t lustre /dev/sdb1 /lustre/mgs_prova
- dal nodo1: mount -t lustre /dev/sdb4 /lustre/mdt_prova
- dal nodo1: mount -t lustre /dev/sdb2 /lustre/ost0_prova
- dal nodo2: mount -t lustre /dev/sdb3 /lustre/ost1_prova
dal client la nuova stringa di connessione sarà:
modprobe lustre
mount -t lustre 192.168.2.20@tcp:192.168.2.22@tcp:/prova /prova
Facciamo una prova di switch ad esempio del'ost0 dal nodo1 al nodo2, tenendo sempre il client montato:
dal nodo1: umount -fl /lustre/ost0_prova
attendiamo qualche secondo
dal nodo2: mount -t lustre /dev/sdb2 /lustre/ost0_prova
attendiamo qualche secondo e dal client potremo continuare tranquillamente ad accedere ai nostri file. Nella prossima parte potremo automattizare il processo di failover utilizzando RHCS.
Devo ringraziare per la collaborazione Roberto.
13 maggio 2010
Linux - Lustre - Installazione del Filesystem Lustre
Lustre è un filesystem parallelo distribuito, è in grado di gestire filesystem fino a 10PByte con un thrghtoup aggregato di 100 Gbyte/sec. Supporta nativamente reti Ethernet, 10 GbE, Infiniband, Elan, Myrinet. E' il filesystem più utilizzato fra i Top500 cluster più potenti al mondo. Lustre è un progetto Open Source basato su licenza GPL che gira su sistema operativo Linux.
Le componenti principali di una soluzione Lustre sono:
Tutte le componenti sono state sviluppate come moduli del kernel, le configurazioni vengono scritte durante la fase di formattazione del filesystem e passate al MGS, non esistono a livello del filesystem alcun file da configurare o configurazione da gestire.
Lustre necessita per le componenti MGS, MDS e OSS il patching del kernel partendo dai sorgenti, per il client è possibile scegliere tra un client patched o patchless, la differenza è in qualche punto percentuale di degrado delle performance. Se non si desidera ricompilare il kernel, vengono resi disponibili gli RPM pre-compilati e già pronti per le distribuzioni Oracle Linux, Red Hat Enterprise Linux e Suse Linux.
A titolo didattico partiamo con una soluzione, rappresentata in figura, con un unico server Lustre contenente le componenti MGS, MDS e OSS. Tale server dotato di una distribuzione Red Hat Enterprise Linux con kernel 2.6.18-164.11.1.el5 è agganciata a uno storage esterno iSCSI dove verranno ricavate 4 partizioni secondo il seguente schema:
La versione di Lustre utilizzata è la 1.8.3, sul client utilizzeremo la configurazione patchless.
Lato server installeremo i seguenti pacchetti con il comando:
rpm -ivh e2fsprogs-1.41.10.sun2-0redhat.rhel5.i386.rpm
e aggiungeremo al file /etc/modprobe.conf la seguente riga per abilitare il sistema LNET su ethernet:
options lnet networks=tcp
riavviamo il server con il kernel appena installato e iniziamo a formattare / configurare Lustre con i seguenti comandi:
mkdir -p /lustre/mgs_prova
mkdir -p /lustre/mdt_prova
mkdir -p /lustre/ost0_prova
mkdir -p /lustre/ost1_prova
e quindi montiamo:
mount -t lustre /dev/sdb1 /lustre/mgs_prova
mount -t lustre /dev/sdb4 /lustre/mdt_prova
mount -t lustre /dev/sdb2 /lustre/ost0_prova
mount -t lustre /dev/sdb3 /lustre/ost1_prova
ATTENZIONE: I filesystem appena montati NON devono essere acceduti, questa operazione serve solamente per avviare i moduli dei servizi server di Lustre.
Lato client installeremo i seguenti pacchetti:
rpm -ivh lustre-client-1.8.3-2.6.18_164.11.1.el5_lustre.1.8.3.i686.rpm lustre-client-modules-1.8.3-2.6.18_164.11.1.el5_lustre.1.8.3.i686.rpm
e aggiungeremo al file /etc/modprobe.conf la seguente riga per abilitare il sistema LNET su ethernet:
options lnet networks=tcp
per maggiore sicurezza facciamo un bel reboot del client e proviamo ad accedere al nostro filesystem "prova":
mkdir /prova
modprobe lustre
mount -t lustre 192.168.2.20@tcp:/prova /prova
dovreste vedere il vostro filesystem /prova montato e delle dimensioni di 20GB.
La procedure corretta di stop del cluster Lustre sarà :
Devo ringraziare per la collaborazione Roberto.
Le componenti principali di una soluzione Lustre sono:
- MGS - E' il servizio che tiene conto di tutte le configurazioni di un cluster Lustre
- MDS - E' il servizio che gestisce i metadati di un singolo filesystem distribuito
- OSS - E' il servizio che gestisce gli storage server dove vengono salvati i dati
- Client - E' la componente che permette l'accesso al cluster
- LNET - E' il sottosistema di rete nativo di Lustre
Tutte le componenti sono state sviluppate come moduli del kernel, le configurazioni vengono scritte durante la fase di formattazione del filesystem e passate al MGS, non esistono a livello del filesystem alcun file da configurare o configurazione da gestire.
Lustre necessita per le componenti MGS, MDS e OSS il patching del kernel partendo dai sorgenti, per il client è possibile scegliere tra un client patched o patchless, la differenza è in qualche punto percentuale di degrado delle performance. Se non si desidera ricompilare il kernel, vengono resi disponibili gli RPM pre-compilati e già pronti per le distribuzioni Oracle Linux, Red Hat Enterprise Linux e Suse Linux.
A titolo didattico partiamo con una soluzione, rappresentata in figura, con un unico server Lustre contenente le componenti MGS, MDS e OSS. Tale server dotato di una distribuzione Red Hat Enterprise Linux con kernel 2.6.18-164.11.1.el5 è agganciata a uno storage esterno iSCSI dove verranno ricavate 4 partizioni secondo il seguente schema:
- Target del MGS: partizione /dev/sdb1 da 1 GB
- Target del MDS: partizione /dev/sdb4 da 1 GB
- Due target per la componente di Storage: OST0 /dev/sdb2 da 10GB e OST1 /dev/sdb3 da 10GB
La versione di Lustre utilizzata è la 1.8.3, sul client utilizzeremo la configurazione patchless.
Lato server installeremo i seguenti pacchetti con il comando:
rpm -ivh e2fsprogs-1.41.10.sun2-0redhat.rhel5.i386.rpm
kernel-2.6.18-164.11.1.el5_lustre.1.8.3.i686.rpm
lustre-1.8.3-2.6.18_164.11.1.el5_lustre.1.8.3.i686.rpm
lustre-ldiskfs 3.0.9-2.6.18_164.11.1.el5_lustre.1.8.3.i686.rpm
lustre-modules-1.8.3-2.6.18_164.11.1.el5_lustre.1.8.3.i686.rpm --forcee aggiungeremo al file /etc/modprobe.conf la seguente riga per abilitare il sistema LNET su ethernet:
options lnet networks=tcp
riavviamo il server con il kernel appena installato e iniziamo a formattare / configurare Lustre con i seguenti comandi:
- MGS: mkfs.lustre --mgs /dev/sdb1
- MDS: mkfs.lustre --mdt --mgsnode=192.168.2.20 --fsname=prova /dev/sdb4
- OSS0: mkfs.lustre --ost --mgsnode=192.168.2.20 --fsname=prova /dev/sdb2
- OSS1: mkfs.lustre --ost --mgsnode=192.168.2.20 --fsname=prova /dev/sdb3
mkdir -p /lustre/mgs_prova
mkdir -p /lustre/mdt_prova
mkdir -p /lustre/ost0_prova
mkdir -p /lustre/ost1_prova
e quindi montiamo:
mount -t lustre /dev/sdb1 /lustre/mgs_prova
mount -t lustre /dev/sdb4 /lustre/mdt_prova
mount -t lustre /dev/sdb2 /lustre/ost0_prova
mount -t lustre /dev/sdb3 /lustre/ost1_prova
ATTENZIONE: I filesystem appena montati NON devono essere acceduti, questa operazione serve solamente per avviare i moduli dei servizi server di Lustre.
Lato client installeremo i seguenti pacchetti:
rpm -ivh lustre-client-1.8.3-2.6.18_164.11.1.el5_lustre.1.8.3.i686.rpm lustre-client-modules-1.8.3-2.6.18_164.11.1.el5_lustre.1.8.3.i686.rpm
e aggiungeremo al file /etc/modprobe.conf la seguente riga per abilitare il sistema LNET su ethernet:
options lnet networks=tcp
per maggiore sicurezza facciamo un bel reboot del client e proviamo ad accedere al nostro filesystem "prova":
mkdir /prova
modprobe lustre
mount -t lustre 192.168.2.20@tcp:/prova /prova
dovreste vedere il vostro filesystem /prova montato e delle dimensioni di 20GB.
La procedure corretta di stop del cluster Lustre sarà :
- dal client: umount /prova
- dal server: umount /lustre/ost1_prova
- dal server: umount /lustre/ost0_prova
- dal server: umount /lustre/mdt_prova
- dal server: umount /lustre/mgs_prova
Devo ringraziare per la collaborazione Roberto.
03 aprile 2010
Cucina - Pesto alla trapanese
Grazie alla mia amica Caterina e soprattutto a suo padre, dopo una serie di tentativi ecco finalmente la ricetta del pesto alla trapanese.
Per 4 persone:
- 100 gr di mandorle
- 3 spicchi di aglio (meglio se aglio rosso IGP di Trapani)
- 150 gr basilico fresco
- pecorino o (se non volete proprio morire) parmigiano
- pomodori pachino
- capperi (meglio se di pantelleria)
Il pesto dovrebbe essere fatto sul mortaio, ma se usate un frullatore viene bene ugualmente e la cosa è più pratica!!! Scottate su un tegamino le mandorle e frullatele. Frullate separatamente anche l'aglio e il basilico. Mettete tutto in una terrina dove insieme con pepe, sale (meglio se proveniente dalle saline di Trapani!!!), il pecorino, abbondante olio e i capperi, mescolerete. Lasciate riposare per un oretta e poi aggiungente i pomodori pachino tagliuzzati, mentre in acqua abbondante fate cuocere la pasta.
Alla fine con un po' di acqua di cottura mantecate il tutto... naturalmente ricetta per ALITI FORTI!!!!
P.S: La foto è stata presa dal sito http://www.sanvitolocapoville.it
Per 4 persone:
- 100 gr di mandorle
- 3 spicchi di aglio (meglio se aglio rosso IGP di Trapani)
- 150 gr basilico fresco
- pecorino o (se non volete proprio morire) parmigiano
- pomodori pachino
- capperi (meglio se di pantelleria)
Il pesto dovrebbe essere fatto sul mortaio, ma se usate un frullatore viene bene ugualmente e la cosa è più pratica!!! Scottate su un tegamino le mandorle e frullatele. Frullate separatamente anche l'aglio e il basilico. Mettete tutto in una terrina dove insieme con pepe, sale (meglio se proveniente dalle saline di Trapani!!!), il pecorino, abbondante olio e i capperi, mescolerete. Lasciate riposare per un oretta e poi aggiungente i pomodori pachino tagliuzzati, mentre in acqua abbondante fate cuocere la pasta.
Alla fine con un po' di acqua di cottura mantecate il tutto... naturalmente ricetta per ALITI FORTI!!!!
P.S: La foto è stata presa dal sito http://www.sanvitolocapoville.it
09 marzo 2010
Linux - Apache - Ottimizzazioni modulo mod_jk
Al fine di rendere più reattivo un server Apache au Linux a 32 bit, utilizzato come Load Balancer per una infrastruttura di Application Server come ad esempio Tomcat o JBoss possiamo effettuare le operazioni di ottimizzazione sotto descritte.
Occorre innanzitutto determinare la modalità di esecuzione di Apache, in questo caso con il comando apachectl -l determiniamo quali moduli sono caricati, nel nostro caso:
Quindi notiamo che la modalità di esecuzione è "prefork", andiamo quindi a ottimizzare l'apposito file di configurazione: httpd-mpm.conf
<IfModule mpm_prefork_module>
StartServers 50
MinSpareServers 10
MaxSpareServers 50
MaxClients 500
MaxRequestsPerChild 250
</IfModule>
Per quanto concerne il modulo mod_jk effettuiamo le seguenti ottimizzazioni nel file workers.proprieties:
worker.node1.ping_mode=A
worker.node1.ping_timeout=20000
worker.node1.connection_pool_timeout=600
per tutti i nodi gestiti dal Load Balancer.
Naturalmente questo tuning lato Apache dovrà essere accompagnato dal tuning sul sistema operativo, quindi nel file /etc/sysctl.conf inseriamo i parametri di ottimizzazione del kernel
net.ipv4.tcp_keepalive_time = 300
net.ipv4.tcp_keepalive_intvl = 60
net.ipv4.tcp_keepalive_probes = 20
kernel.shmmax=2147483648
kernel.sem=250 32000 100 128
fs.file-max=794598
net.ipv4.ip_local_port_range=1024 65000
net.core.rmem_default=262144
net.core.wmem_default=262144
net.core.rmem_max=262144
net.core.wmem_max=262144
Occorre innanzitutto determinare la modalità di esecuzione di Apache, in questo caso con il comando apachectl -l determiniamo quali moduli sono caricati, nel nostro caso:
Compiled in modules:
core.c
mod_authn_file.c
mod_authn_default.c
mod_authz_host.c
mod_authz_groupfile.c
mod_authz_user.c
mod_authz_default.c
mod_auth_basic.c
mod_include.c
mod_filter.c
mod_log_config.c
mod_env.c
mod_setenvif.c
mod_proxy.c
mod_proxy_connect.c
mod_proxy_ftp.c
mod_proxy_http.c
mod_proxy_ajp.c
mod_proxy_balancer.c
prefork.c
http_core.c
mod_mime.c
mod_status.c
mod_autoindex.c
mod_asis.c
mod_cgi.c
mod_negotiation.c
mod_dir.c
mod_actions.c
mod_userdir.c
mod_alias.c
mod_rewrite.c
mod_so.c
Quindi notiamo che la modalità di esecuzione è "prefork", andiamo quindi a ottimizzare l'apposito file di configurazione: httpd-mpm.conf
<IfModule mpm_prefork_module>
StartServers 50
MinSpareServers 10
MaxSpareServers 50
MaxClients 500
MaxRequestsPerChild 250
</IfModule>
Per quanto concerne il modulo mod_jk effettuiamo le seguenti ottimizzazioni nel file workers.proprieties:
worker.node1.ping_mode=A
worker.node1.ping_timeout=20000
worker.node1.connection_pool_timeout=600
per tutti i nodi gestiti dal Load Balancer.
Naturalmente questo tuning lato Apache dovrà essere accompagnato dal tuning sul sistema operativo, quindi nel file /etc/sysctl.conf inseriamo i parametri di ottimizzazione del kernel
net.ipv4.tcp_keepalive_time = 300
net.ipv4.tcp_keepalive_intvl = 60
net.ipv4.tcp_keepalive_probes = 20
kernel.shmmax=2147483648
kernel.sem=250 32000 100 128
fs.file-max=794598
net.ipv4.ip_local_port_range=1024 65000
net.core.rmem_default=262144
net.core.wmem_default=262144
net.core.rmem_max=262144
net.core.wmem_max=262144
Linux - JBoss - Ottimizzazioni, perfomance e tuning
Considerando una installazione di JBoss in ambiente Linux a 32 bit. L'utente che esegue JBoss è "root", l'installazione è in /usr/local/jboss-4.0.4.GA
Questo è il file contenente i parametri di ottimizzazione di JBoss: /usr/local/jboss-4.0.4.GA/bin/run.conf in cui sostituiremo la seguente stringa:
JAVA_OPTS="-server -Xms1048m -Xmx1048m -XX:ThreadStackSize=128 -XX:MaxPermSize=256m -Dsun.rmi.dgc.client.gcInterval=3600000 -Dsun.rmi.dgc.server.gcInterval=3600000 -Dfile.encoding=ISO-8859-1 -Duser.timezone=Europe/Rome"
Le opzioni selezionate servono a bilanciare la quantità di Heap Size e il numero di Threads Disponibili, infatti in un ambiente a 32 bit la quantità totale disponibile di memoria per singolo processo è di circa 1.5Mbyte, se l'Heap Size (Xms e Xmx) è troppo alta, la memoria disponibile per i Thread (ThreadStackSize) limita il numero di Thread disponibili.
Nel file /etc/sysctl.conf inseriamo i parametri di ottimizzazione del kernel
net.ipv4.tcp_keepalive_time = 300
net.ipv4.tcp_keepalive_intvl = 60
net.ipv4.tcp_keepalive_probes = 20
kernel.shmmax=2147483648
kernel.sem=250 32000 100 128
fs.file-max=794598
net.ipv4.ip_local_port_range=1024 65000
net.core.rmem_default=262144
net.core.wmem_default=262144
net.core.rmem_max=262144
net.core.wmem_max=262144
Nel file /etc/security/limits.conf aumentiamo il numero di file che possono essere aperti, naturalmente se l'utente con cui viene fatto girare JBoss è diverso dovrà essere modificato di conseguenza:
root soft nofile 790598
root hard nofile 790598
Nel caso di connessioni verso un database Oracle occorre modificare e ottimizzare il seguente file /usr/local/jboss-4.0.4.GA/server/all/deploy/oracle-ds.xml per aumentare il numero di pool di connessioni.
<min-pool-size>100</min-pool-size>
<max-pool-size>100</max-pool-size>
Se JBoss viene indirizzato da un Load Balancer che verifica la disponibilità del servizio attraverso il protocollo AJP è necessario aumentare il tempo di timeout nel file server.xml del Tomcat embedded in JBoss:
Script di start, stop e restart di JBoss da inserire in /etc/init.d/jboss
#!/bin/sh
#
# JBoss Control Script
#
# chkconfig: 3 80 20
# description: JBoss EJB Container
#
# To use this script
# run it as root - it will switch to the specified user
# It loses all console output - use the log.
#
# Here is a little (and extremely primitive)
# startup/shutdown script for RedHat systems. It assumes
# that JBoss lives in /usr/local/jboss, it's run by user
# 'jboss' and JDK binaries are in /usr/local/jdk/bin. All
# this can be changed in the script itself.
# Bojan
# [ #420297 ] JBoss startup/shutdown for RedHat
export JAVA_HOME="/usr/java/jdk1.5.0_10"
export LD_LIBRARY_PATH="/home/oracle/instantclient/lib"
export ORACLE_HOME="/home/oracle/instantclient"
export PATH="/usr/kerberos/sbin:/usr/kerberos/bin:/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin:/usr/X11R6/bin:/usr/java/jdk1.5.0_10/bin:/root/bin"
export TNS_ADMIN="/home/oracle/instantclient"
#define where jboss is
JBOSS_HOME=${JBOSS_HOME:-"/usr/local/jboss-4.0.4.GA"}
#make java is on your path
JAVAPTH=${JAVAPTH:-"/usr/java/jdk1.5.0_10/bin"}
#define the classpath for the shutdown class
JBOSSCP=${JBOSSCP:-"$JBOSS_HOME/bin/shutdown.jar:$JBOSS_HOME/client/jbossall-client.jar"}
#define the script to use to start jboss
JBOSSSH=${JBOSSSH:-"$JBOSS_HOME/bin/run.sh -c all"}
if [ -n "$JBOSS_CONSOLE" -a ! -d "$JBOSS_CONSOLE" ]; then
# ensure the file exists
touch $JBOSS_CONSOLE
fi
if [ -n "$JBOSS_CONSOLE" -a ! -f "$JBOSS_CONSOLE" ]; then
echo "WARNING: location for saving console log invalid: $JBOSS_CONSOLE"
echo "WARNING: ignoring it and using /dev/null"
JBOSS_CONSOLE="/dev/null"
fi
#define what will be done with the console log
JBOSS_CONSOLE=${JBOSS_CONSOLE:-"/dev/null"}
CMD_START="cd $JBOSS_HOME/bin; $JBOSSSH"
# inserire la password per lo shutdown
CMD_STOP="$JBOSS_HOME/bin/shutdown.sh -S -u admin -p admin"
# se l'utente è diverso da root inserire il comando su -
SUBIT=""
if [ -z "`echo $PATH | grep $JAVAPTH`" ]; then
export PATH=$PATH:$JAVAPTH
fi
if [ ! -d "$JBOSS_HOME" ]; then
echo JBOSS_HOME does not exist as a valid directory : $JBOSS_HOME
exit 1
fi
echo CMD_START = $CMD_START
case "$1" in
start)
cd $JBOSS_HOME/bin
if [ -z "$SUBIT" ]; then
eval $CMD_START >${JBOSS_CONSOLE} 2>&1 &
else
$SUBIT "$CMD_START >${JBOSS_CONSOLE} 2>&1 &"
fi
logger "Jboss Started"
;;
stop)
if [ -z "$SUBIT" ]; then
$CMD_STOP
else
$SUBIT "$CMD_STOP"
fi
logger "Jboss Stopped"
;;
restart)
$0 stop
sleep 10
$0 start
;;
*)
echo "usage: $0 (start|stop|restart|help)"
esac
Questo è il file contenente i parametri di ottimizzazione di JBoss: /usr/local/jboss-4.0.4.GA/bin/run.conf in cui sostituiremo la seguente stringa:
JAVA_OPTS="-server -Xms1048m -Xmx1048m -XX:ThreadStackSize=128 -XX:MaxPermSize=256m -Dsun.rmi.dgc.client.gcInterval=3600000 -Dsun.rmi.dgc.server.gcInterval=3600000 -Dfile.encoding=ISO-8859-1 -Duser.timezone=Europe/Rome"
Le opzioni selezionate servono a bilanciare la quantità di Heap Size e il numero di Threads Disponibili, infatti in un ambiente a 32 bit la quantità totale disponibile di memoria per singolo processo è di circa 1.5Mbyte, se l'Heap Size (Xms e Xmx) è troppo alta, la memoria disponibile per i Thread (ThreadStackSize) limita il numero di Thread disponibili.
Nel file /etc/sysctl.conf inseriamo i parametri di ottimizzazione del kernel
net.ipv4.tcp_keepalive_time = 300
net.ipv4.tcp_keepalive_intvl = 60
net.ipv4.tcp_keepalive_probes = 20
kernel.shmmax=2147483648
kernel.sem=250 32000 100 128
fs.file-max=794598
net.ipv4.ip_local_port_range=1024 65000
net.core.rmem_default=262144
net.core.wmem_default=262144
net.core.rmem_max=262144
net.core.wmem_max=262144
Nel file /etc/security/limits.conf aumentiamo il numero di file che possono essere aperti, naturalmente se l'utente con cui viene fatto girare JBoss è diverso dovrà essere modificato di conseguenza:
root soft nofile 790598
root hard nofile 790598
Nel caso di connessioni verso un database Oracle occorre modificare e ottimizzare il seguente file /usr/local/jboss-4.0.4.GA/server/all/deploy/oracle-ds.xml per aumentare il numero di pool di connessioni.
<min-pool-size>100</min-pool-size>
<max-pool-size>100</max-pool-size>
Se JBoss viene indirizzato da un Load Balancer che verifica la disponibilità del servizio attraverso il protocollo AJP è necessario aumentare il tempo di timeout nel file server.xml del Tomcat embedded in JBoss:
<!-- A AJP 1.3 Connector on port 8009 -->
<Connector port="8009" address="${jboss.bind.address}"
emptySessionPath="true" enableLookups="false" redirectPort="8443"
connectionTimeout="600000" maxThreads="200" keepAliveTimeout="600000"
protocol="AJP/1.3"/>
<Connector port="8009" address="${jboss.bind.address}"
emptySessionPath="true" enableLookups="false" redirectPort="8443"
connectionTimeout="600000" maxThreads="200" keepAliveTimeout="600000"
protocol="AJP/1.3"/>
Script di start, stop e restart di JBoss da inserire in /etc/init.d/jboss
#!/bin/sh
#
# JBoss Control Script
#
# chkconfig: 3 80 20
# description: JBoss EJB Container
#
# To use this script
# run it as root - it will switch to the specified user
# It loses all console output - use the log.
#
# Here is a little (and extremely primitive)
# startup/shutdown script for RedHat systems. It assumes
# that JBoss lives in /usr/local/jboss, it's run by user
# 'jboss' and JDK binaries are in /usr/local/jdk/bin. All
# this can be changed in the script itself.
# Bojan
# [ #420297 ] JBoss startup/shutdown for RedHat
export JAVA_HOME="/usr/java/jdk1.5.0_10"
export LD_LIBRARY_PATH="/home/oracle/instantclient/lib"
export ORACLE_HOME="/home/oracle/instantclient"
export PATH="/usr/kerberos/sbin:/usr/kerberos/bin:/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin:/usr/X11R6/bin:/usr/java/jdk1.5.0_10/bin:/root/bin"
export TNS_ADMIN="/home/oracle/instantclient"
#define where jboss is
JBOSS_HOME=${JBOSS_HOME:-"/usr/local/jboss-4.0.4.GA"}
#make java is on your path
JAVAPTH=${JAVAPTH:-"/usr/java/jdk1.5.0_10/bin"}
#define the classpath for the shutdown class
JBOSSCP=${JBOSSCP:-"$JBOSS_HOME/bin/shutdown.jar:$JBOSS_HOME/client/jbossall-client.jar"}
#define the script to use to start jboss
JBOSSSH=${JBOSSSH:-"$JBOSS_HOME/bin/run.sh -c all"}
if [ -n "$JBOSS_CONSOLE" -a ! -d "$JBOSS_CONSOLE" ]; then
# ensure the file exists
touch $JBOSS_CONSOLE
fi
if [ -n "$JBOSS_CONSOLE" -a ! -f "$JBOSS_CONSOLE" ]; then
echo "WARNING: location for saving console log invalid: $JBOSS_CONSOLE"
echo "WARNING: ignoring it and using /dev/null"
JBOSS_CONSOLE="/dev/null"
fi
#define what will be done with the console log
JBOSS_CONSOLE=${JBOSS_CONSOLE:-"/dev/null"}
CMD_START="cd $JBOSS_HOME/bin; $JBOSSSH"
# inserire la password per lo shutdown
CMD_STOP="$JBOSS_HOME/bin/shutdown.sh -S -u admin -p admin"
# se l'utente è diverso da root inserire il comando su -
SUBIT=""
if [ -z "`echo $PATH | grep $JAVAPTH`" ]; then
export PATH=$PATH:$JAVAPTH
fi
if [ ! -d "$JBOSS_HOME" ]; then
echo JBOSS_HOME does not exist as a valid directory : $JBOSS_HOME
exit 1
fi
echo CMD_START = $CMD_START
case "$1" in
start)
cd $JBOSS_HOME/bin
if [ -z "$SUBIT" ]; then
eval $CMD_START >${JBOSS_CONSOLE} 2>&1 &
else
$SUBIT "$CMD_START >${JBOSS_CONSOLE} 2>&1 &"
fi
logger "Jboss Started"
;;
stop)
if [ -z "$SUBIT" ]; then
$CMD_STOP
else
$SUBIT "$CMD_STOP"
fi
logger "Jboss Stopped"
;;
restart)
$0 stop
sleep 10
$0 start
;;
*)
echo "usage: $0 (start|stop|restart|help)"
esac
27 gennaio 2010
Linux - Lustre - Gestire una corruzione del filesystem Lustre
Considerando il filesystem lustre montato su /lustrefs e che i server sono così organizzati:
Smontare lustre da tutti i client con il comando:
se il filesystem risulta busy lanciare il comando:
Smontare dai server tutte le componenti OST, MDT, MGS:
eseguire il comando e2fsck -f sui relativi device:
rimontare le componenti di lustre:
effettuare l'abort recovery sugli ost.
con il comando lctl dl | grep obdfilter si verifica il numero della device (è la prima colonna), con il seguente comando si effetta l'abort:
lctl --device >n device< abort_device
occorre a questo punto far collegare un client che forzerà il recovery del client stesso, processo che necessita almeno di 300 secondi. Il count down lo troviamo nel /var/log/messages.
Più informazioni si possono trovare Fsck_Support
MGS -> /dev/sdb1 -> /lustre/mgs
MDT -> /dev/sdc1 -> /lustre/mdt
OST -> /dev/sdd1 -> /lustre/ostSmontare lustre da tutti i client con il comando:
#umount /lustrefs
se il filesystem risulta busy lanciare il comando:
#umount -fl /lustre
Smontare dai server tutte le componenti OST, MDT, MGS:
#umount /lustre/ost
#umount /lustre/mdt
#umount /lustre/mgs
eseguire il comando e2fsck -f sui relativi device:
#e2fsck -f /dev/sdb1
#e2fsck -f /dev/sdc1
#e2fsck -f /dev/sdd1
rimontare le componenti di lustre:
#mount -t lustre /dev/sdb1 /lustre/mgs
#mount -t lustre /dev/sdc1 /lustre/mdt
#mount -t lustre /dev/sdd1 /lustre/ost
effettuare l'abort recovery sugli ost.
con il comando lctl dl | grep obdfilter si verifica il numero della device (è la prima colonna), con il seguente comando si effetta l'abort:
lctl --device >n device< abort_device
occorre a questo punto far collegare un client che forzerà il recovery del client stesso, processo che necessita almeno di 300 secondi. Il count down lo troviamo nel /var/log/messages.
Più informazioni si possono trovare Fsck_Support
26 gennaio 2010
Linux - iSCSI - Esportare un device iSCSI con Red Hat
Vediamo come esportare un device iSCSI con Red Hat Enterprise Linux. Occorre innanzitutto procurarsi una Red Hat Enterprise Linux 5.3 o superiore, poichè solamente da questa versione è stato implementato in maniera stabile il sottosistema iSCSI.
Consideriamo di voler esportare il device /dev/hdb da un macchina RHEL 5.3 denominata "nas".
Configurazione server iSCSI
Installare i pacchetti scsi-target-utils e perl-Config che si trovano sotto la directory ClusterStorage del DVD della RHEL 5.3.
Lanciare il demone tgt:
Creare un nuovo target denominato nas:storage.disk1:
Verificare la creazione del nuovo target:
Associare il device /dev/hdb al target denominato nas:storage.disk1 con LUN 1, la LUN 0 è del controller iSCSI:
Permettere a chiunque (ALL) di connettersi al target:
Verificare che la porta 3260 sia accessibile da host remoti.
Per rendere persistente ai reboot la configurazione:
Configurazione target iSCSI
Consideriamo di voler importare il device /dev/hdb da un macchina RHEL 5.3 denominata "oracle1".
Installare il pacchetto iscsi-initiator-utils che si trova sotto la directory Server del DVD della RHEL 5.3.
Avviamo il demone iscsid e attiviamo al boot:
Verifichiamo quali target vengono esportati dalla nostro server "nas" (occorre sostituire >ip server< con l'ip della macchina "nas"):
La configurazione viene automaticamente salvata e ad ogni riavvio viene importato il target.
Consideriamo di voler esportare il device /dev/hdb da un macchina RHEL 5.3 denominata "nas".
Configurazione server iSCSI
Installare i pacchetti scsi-target-utils e perl-Config che si trovano sotto la directory ClusterStorage del DVD della RHEL 5.3.
Lanciare il demone tgt:
# service tgtd start
Creare un nuovo target denominato nas:storage.disk1:
# tgtadm --lld iscsi --op new --mode target --tid=1 --targetname nas:storage.disk1
Verificare la creazione del nuovo target:
# tgtadm --lld iscsi --op show --mode target
Associare il device /dev/hdb al target denominato nas:storage.disk1 con LUN 1, la LUN 0 è del controller iSCSI:
# tgtadm --lld iscsi --op new --mode logicalunit --tid 1 --lun 1 -b /dev/hdb
Permettere a chiunque (ALL) di connettersi al target:
# tgtadm --lld iscsi --op bind --mode target --tid 1 -I ALL
Verificare che la porta 3260 sia accessibile da host remoti.
Per rendere persistente ai reboot la configurazione:
# tgt-admin --dump > /etc/tgt/targets.conf
# chkconfig tgtd on
Configurazione target iSCSI
Consideriamo di voler importare il device /dev/hdb da un macchina RHEL 5.3 denominata "oracle1".
Installare il pacchetto iscsi-initiator-utils che si trova sotto la directory Server del DVD della RHEL 5.3.
Avviamo il demone iscsid e attiviamo al boot:
#service iscsid start
#chkconfig iscsid on
Verifichiamo quali target vengono esportati dalla nostro server "nas" (occorre sostituire >ip server< con l'ip della macchina "nas"):
#iscsiadm -m discovery -t sendtargets -p >ip server<
Importiamo il target che desideriamo con il seguente comando (occorre sostituire >ip server< con l'ip della macchina "nas" e >target name< con il nome del target che desideriamo importare):#iscsiadm -m node -T >target name< -p >ip server< -l
La configurazione viene automaticamente salvata e ad ogni riavvio viene importato il target.
24 gennaio 2010
Ristoranti - Italia - Dove vale la pena cenare !!!
Ecco alcuni ristoranti dove vale proprio la pena di cenare:
Ristorante Mediterraneo - Lungomare di Acciaroli - Salerno Tel. 0974904747
Cucina ottima di pesce tradizionale. Il posto è molto bello soprattutto se si cena all'ultimo piano con vista sul golfo, anche se il palazzo stesso è un pò un eco-mostro nel contesto del paesetto di Acciaroli. Lista dei vini limitata 35 EURI.
Restorant Alpenrose - Sils-Maria St. Moritz - Svizzera Tel.081 8338008
Cucina di carne rivista in chiave moderna, spettacolare la renna e l'agnello. Lista di vini limitata al locale, ma ottimi. Costo molto elevato!
Ristorante Mediterraneo - Lungomare di Acciaroli - Salerno Tel. 0974904747
Cucina ottima di pesce tradizionale. Il posto è molto bello soprattutto se si cena all'ultimo piano con vista sul golfo, anche se il palazzo stesso è un pò un eco-mostro nel contesto del paesetto di Acciaroli. Lista dei vini limitata 35 EURI.
Restorant Alpenrose - Sils-Maria St. Moritz - Svizzera Tel.081 8338008
Cucina di carne rivista in chiave moderna, spettacolare la renna e l'agnello. Lista di vini limitata al locale, ma ottimi. Costo molto elevato!
17 gennaio 2010
Ristoranti - Autostrada - Dove mangiare quando si è in viaggio
Quando si viaggia, l'Autogrill è la sosta obbligata... ma è proprio così? Esistono dei ristoranti nelle vicinanze delle Autostrade che possono accoglierci per un buon pasto? Ecco alcuni consigli:
Ristorante Opera Ghiotta - Via bachelet 12 - San Giorgio di Mantova - Tel. 0376374248
Uscita Mantova Nord A22
E' un presidio SlowFood, ottima la cucina, ottima la carta dei vini, buono il prezzo ed è proprio sull'uscita dell'Autostrada. 30 EURI.
Ristorante Genovese - Corso Roma 19 - Rapallo - Tel. 018561111
Uscita Rapallo A12
La cucina della signora è ottima. Si consigliano i primi, dato che la pasta la producono direttamente loro e freshissimo il pesce. 35 EURI.
Ristorante I Casolari - Via di Persignano - Terranuova Bracciolini - Tel. 055969390
Uscita Valdarno A1
Per provare la vera fiorentina... ma attenzione a non bere troppo Chianti... poi occorre guidare!!! 40 EURI.
Ristorante Il Boccone del Prete - Via E.Bellini, 12/14 - Porano - Tel. 0763374772
Uscita Orvieto A1
Ottimo locale con vista sulla cattedrale di Orvieto. Inserito in grotta, offre piatti della tradizione Ternana. 30 EURI.
Ristorante Opera Ghiotta - Via bachelet 12 - San Giorgio di Mantova - Tel. 0376374248
Uscita Mantova Nord A22
E' un presidio SlowFood, ottima la cucina, ottima la carta dei vini, buono il prezzo ed è proprio sull'uscita dell'Autostrada. 30 EURI.
Ristorante Genovese - Corso Roma 19 - Rapallo - Tel. 018561111
Uscita Rapallo A12
La cucina della signora è ottima. Si consigliano i primi, dato che la pasta la producono direttamente loro e freshissimo il pesce. 35 EURI.
Ristorante I Casolari - Via di Persignano - Terranuova Bracciolini - Tel. 055969390
Uscita Valdarno A1
Per provare la vera fiorentina... ma attenzione a non bere troppo Chianti... poi occorre guidare!!! 40 EURI.
Ristorante Il Boccone del Prete - Via E.Bellini, 12/14 - Porano - Tel. 0763374772
Uscita Orvieto A1
Ottimo locale con vista sulla cattedrale di Orvieto. Inserito in grotta, offre piatti della tradizione Ternana. 30 EURI.
21 dicembre 2009
Cucina - Salmi di cinghiale
Per 4 persone:
- 1 kg di cinghiale tagliato a pezzi medio-grandi
- 1 litro di vino rosso meglio se Barbera
- 1 cipolla, 1/2 aglio, alloro, chiodi di garofano (pochi), 1 ramo di rosmarino, 1 costa di sedano, 2 carote, timo, salvia
- burro
Far frollare per almeno 12 ore il cinghiale con cipolla, aglio, alloro, chiodi di garofano, rosmarino, sedano, carote, timo, salvia e coprite il tutto con il vino. Dopo la frollatura estrarre i pezzi di cinghiale, asciugarli e rosolarli con burro per qualche minuto.
Rimettere il cinghiale nella pentola e far andare per almeno 2 ore a fuoco lento.
Finita la cottura è possibile prendere tutto il sugo e frullarlo per far diventare una salsa fluida, oppure lasciare così com'è il sugo e servire con lenticchie o polenta.
Buon appetito!!!
- 1 kg di cinghiale tagliato a pezzi medio-grandi
- 1 litro di vino rosso meglio se Barbera
- 1 cipolla, 1/2 aglio, alloro, chiodi di garofano (pochi), 1 ramo di rosmarino, 1 costa di sedano, 2 carote, timo, salvia
- burro
Far frollare per almeno 12 ore il cinghiale con cipolla, aglio, alloro, chiodi di garofano, rosmarino, sedano, carote, timo, salvia e coprite il tutto con il vino. Dopo la frollatura estrarre i pezzi di cinghiale, asciugarli e rosolarli con burro per qualche minuto.
Rimettere il cinghiale nella pentola e far andare per almeno 2 ore a fuoco lento.
Finita la cottura è possibile prendere tutto il sugo e frullarlo per far diventare una salsa fluida, oppure lasciare così com'è il sugo e servire con lenticchie o polenta.
Buon appetito!!!
22 novembre 2009
Cucina - Linguine al tartufo - Autunno umbro!!!
Le linguine al tartufo o gli spaghetti al tartufo sono uno dei quei piatti semplici della mia terra: la Valnerina.
In questa ricetta consigliamo il tartufo nero "estivo" detto anche scorzone per due buoni motivi fondamentali: il costo e l'odore. Il tartufo nero "estivo" costa circa un decimo di quello nero "invernale" ed inoltre ha un sapore molto molto forte di quest'ultimo e quindi lo possiamo somministrare a chiunque. Chiaramente l'estimatore di quest'ultimo potrà sempre sostituire il tartufi "estivo" con quello invernale.
Per 2 persone (con abbondanza) occorrono:
- aglio, meglio se rosso della zona di Trapani
- olio, meglio se Umbro della Valnerina o della zona di Trevi
- prezzemolo fresco
- tartufo "estivo"
- 300g di linguine o spaghetti meglio se lavorati al bronzo
Il procedimento viene effettuato tutto esclusivamente a freddo. Occorre grattuggiare finemente il tubero, si taglia a pezzettini l'aglio e il prezzemolo, si fanno insaporire insieme all'olio che deve ricoprire il tutto per almeno 3 ore (meglio se tutto il giorno). Si fanno bollire le linguine in tanta acqua con sale grosso, scolando la pasta si mantiene un po' di acqua di cottura. Si manteca la pasta con il tartufo e l'acqua di cottura a fuoco vivace. Il risultato è notevole.
In questa ricetta consigliamo il tartufo nero "estivo" detto anche scorzone per due buoni motivi fondamentali: il costo e l'odore. Il tartufo nero "estivo" costa circa un decimo di quello nero "invernale" ed inoltre ha un sapore molto molto forte di quest'ultimo e quindi lo possiamo somministrare a chiunque. Chiaramente l'estimatore di quest'ultimo potrà sempre sostituire il tartufi "estivo" con quello invernale.
Per 2 persone (con abbondanza) occorrono:
- aglio, meglio se rosso della zona di Trapani
- olio, meglio se Umbro della Valnerina o della zona di Trevi
- prezzemolo fresco
- tartufo "estivo"
- 300g di linguine o spaghetti meglio se lavorati al bronzo
Il procedimento viene effettuato tutto esclusivamente a freddo. Occorre grattuggiare finemente il tubero, si taglia a pezzettini l'aglio e il prezzemolo, si fanno insaporire insieme all'olio che deve ricoprire il tutto per almeno 3 ore (meglio se tutto il giorno). Si fanno bollire le linguine in tanta acqua con sale grosso, scolando la pasta si mantiene un po' di acqua di cottura. Si manteca la pasta con il tartufo e l'acqua di cottura a fuoco vivace. Il risultato è notevole.
14 novembre 2009
Home Theatre - PS3 - Setup Audio e Video
Ormai da qualche anno sono appassionato di sistemi audio e video in alta definizione o utilizzando un termine inglese: Home Theatre. Il mio sistema è composto da un sintoamplificatore Onkyo TR-605E, da casse Wharfedale Diamond in configurazione 5.1, da un lettore DVD della LG e da un televisore LCD Samsung. Ultimamente ho acquistato la nuova Playstation 3 slim come stazione multimediale e in particolare per la riproduzione di dischi in formato Blu-Ray.
Il settaggio del mio sistema è piuttosto semplice:
- il televisore è collegato con il sintoamplificatore attraverso l'uscita HDMI Out di questo
- l'audio del televisore è disabilitato e tramite due jack rca l'uscita audio del televisore è connessa al sintoaplificatore
- il lettore DVD è connesso al sintoamplificatore attraverso un cavo HDMI per la parte video e un cavo coassiale digitale per la parte audio. Questo settaggio è dovuto al fatto che l'uscita HDMI del lettore DVD non supporta traffico BitStream, ma solo PCM, in buona sostanza i segnali DTS e Dolby Sorround non vengono trasferiti.
- la PS3 è collegata con il solo cavo HDMI, dato che questa supporta traffico BitStream su questo canale. E' da notare che la vecchia PS3 supportava solo traffico PCM. In questo caso si possono ascoltare i segnali in formato TrueHD e DTS HD Master Audio.
- Settaggio PS3
- Settaggio Onkyo
Il settaggio del mio sistema è piuttosto semplice:
- il televisore è collegato con il sintoamplificatore attraverso l'uscita HDMI Out di questo
- l'audio del televisore è disabilitato e tramite due jack rca l'uscita audio del televisore è connessa al sintoaplificatore
- il lettore DVD è connesso al sintoamplificatore attraverso un cavo HDMI per la parte video e un cavo coassiale digitale per la parte audio. Questo settaggio è dovuto al fatto che l'uscita HDMI del lettore DVD non supporta traffico BitStream, ma solo PCM, in buona sostanza i segnali DTS e Dolby Sorround non vengono trasferiti.
- la PS3 è collegata con il solo cavo HDMI, dato che questa supporta traffico BitStream su questo canale. E' da notare che la vecchia PS3 supportava solo traffico PCM. In questo caso si possono ascoltare i segnali in formato TrueHD e DTS HD Master Audio.
- Settaggio PS3
- Settaggio Onkyo
11 novembre 2009
Cucina - Mezze maniche alla Zucca - Una domenica autunnale con amici
In una domenica autunnale prepariamo delle mezze maniche alla zucca.
Per 2 persone (con abbondanza) occorrono:
- 1 cipolla, timo
- 250g di zucca gialla
- 100g di pancetta
- 500g di mezze maniche
- provolone piccante
In un tegame prepariamo il soffritto di cipolla, quando è ben dorato aggiungiamo la zucca tagliata a cubetti piccoli. In un pentolino a parte facciamo un brodo di verdure. Aggiungiamo il brodo di verdure alla zucca man mano che mandiamo avanti la cottura. Saranno necessari 15-20 minuti, a fine cottura aggiungiamo del Marsala per sfumare e del Timo. A questo punto possiamo frullare il tutto fino a produrre un salsa fluida.
In un pentolino colmo di olio cuciamo la pancetta tagliata a bastoncini fino a renderla croccante.
In acqua abbondante cuciamo le mezze maniche e le scoliamo al dente. Ripassiamo in una bella padella la zucca, le mezze maniche e la pancetta e serviamo con una spruzzata di provolone piccante.
Buon Appetito!!!
Per 2 persone (con abbondanza) occorrono:
- 1 cipolla, timo
- 250g di zucca gialla
- 100g di pancetta
- 500g di mezze maniche
- provolone piccante
In un tegame prepariamo il soffritto di cipolla, quando è ben dorato aggiungiamo la zucca tagliata a cubetti piccoli. In un pentolino a parte facciamo un brodo di verdure. Aggiungiamo il brodo di verdure alla zucca man mano che mandiamo avanti la cottura. Saranno necessari 15-20 minuti, a fine cottura aggiungiamo del Marsala per sfumare e del Timo. A questo punto possiamo frullare il tutto fino a produrre un salsa fluida.
In un pentolino colmo di olio cuciamo la pancetta tagliata a bastoncini fino a renderla croccante.
In acqua abbondante cuciamo le mezze maniche e le scoliamo al dente. Ripassiamo in una bella padella la zucca, le mezze maniche e la pancetta e serviamo con una spruzzata di provolone piccante.
Buon Appetito!!!
07 novembre 2009
Ristoranti - Roma - Ricerca del ristorante perfetto
Spesso ci vengono a trovare a Roma amici dal nord d'italia, dall'estero, dagli stati uniti. Chiara ed io ci siamo messi alla ricerca del locale perfetto a Roma dove portare amici e parenti.
Taverna Mithos - Via benedetto varchi, 3 00179 - Tel.06.7840034. Mario è un amico e questo posto è veramente il punto in cui noi amici ci ritroviamo spesso. Il piatto che mi piace di più è la Trippa alla Romana.
Purtroppo i tavoli sono pochi d'estate, pochissimi d'inverno. La carta dei vini inesistente. 25 EURI.
Torchio Sardo - Via Arrigo Davila, 81/87 - Tel. 06.7857140 Chiuso: Lunedì a pranzo. Ottimo per il pesce... attenzione agli antipasti sono tantissimi, da non perdere i moscardini fritti. Ottimi i tris di primi estremamente abbondanti e ottimi i pesci in crosta di patate. La carta dei vini inesistente. 25 EURI.
Pugliamonti (ex al 104) - Via Urbana 104 - Tel. 064742772. Ristorante vegetariano pugliese. Divina la burrata. A pranzo 9 EURI, primo + contorno + acqua + macedonia = ottimo. Ultimamente ricercare qualcosa di originale a tutti i costi lo sta facendo diventare troppo ardito... fave secche con cicoria è un accostamento a mio giudizio non corretto, come anche cacio e pepe con la burrata!
Osteria Priscilla via Appia Antica 68, Roma, Tel. 065136379 Chiuso: Domenica. Ristorante tradizionalissimo davanti alla chiesa "Quo Vadis". Cucina romana ottima e prezzo ottimo (sulle 25 EURO), strano per una zona così altamente turistica. Da provare!
La Buca di Ripetta via di Ripetta, 36 Roma, Tel. 063219391 La cucina romana viene rivista da Andrea e dal suo Chef in chiave moderna. Ottimo e centralissimo. La lista di vini non è ampia e non tende all'originalità. Assolutamente da provare 45 EURI.
Enoteca 313 via Cavour, 313 Roma, Tel. 066785496 La cucina è molto limitata seppure originalissima e serve ad accompagnare un ottima degustazione di vini. La lista dei vini è superlativa con la possibilità di degustare anche vini di Marco De Bartoli. Il costo dipende esclusivamente dalla scelta del vino.
Ristorante Bisteak via di Porta Ardeatina, 114 Roma, Tel. 0657288369 Cucina di carne/bisteccheria: carne ottima (non una grandissima scelta), sfizioso il kebab. Il locale è molto affollato e rumoroso. La lista dei vini è limitata. Oltre i 45 EURI.
Ristorante Scaramouche via Dino Penazzato, 83 Roma, Tel. 0621802314 Ottimo ristorante di pesce fuori dal centro. Piatti semplici, gustosi e con un tocco di originalità. Locale particolare, carta dei vini ottima compreso il nostro amato Marco De Bartoli. Assolutamente da provare per il pesce 40 EURI.
A breve commenteremo i seguenti ristoranti:
- La Matricianella Via del Leone, 4 Roma - Tel. 066832100
- Insomnia - Cucina ciliaca
- Trattoria Monti Via di San Vito, 13, Roma - Tel. 064466573
- Palatium Via Frattina, 94, Roma - Tel. 0669202132
- Primo al Pigneto
- Osteria 'Gusto Piazza Augusto Imperatore, 7 Roma - Tel. 063226273
- La Montecarlo Vicolo Savelli, 13 Roma - Tel. 06 6861877
Taverna Mithos - Via benedetto varchi, 3 00179 - Tel.06.7840034. Mario è un amico e questo posto è veramente il punto in cui noi amici ci ritroviamo spesso. Il piatto che mi piace di più è la Trippa alla Romana.
Purtroppo i tavoli sono pochi d'estate, pochissimi d'inverno. La carta dei vini inesistente. 25 EURI.
Torchio Sardo - Via Arrigo Davila, 81/87 - Tel. 06.7857140 Chiuso: Lunedì a pranzo. Ottimo per il pesce... attenzione agli antipasti sono tantissimi, da non perdere i moscardini fritti. Ottimi i tris di primi estremamente abbondanti e ottimi i pesci in crosta di patate. La carta dei vini inesistente. 25 EURI.
Pugliamonti (ex al 104) - Via Urbana 104 - Tel. 064742772. Ristorante vegetariano pugliese. Divina la burrata. A pranzo 9 EURI, primo + contorno + acqua + macedonia = ottimo. Ultimamente ricercare qualcosa di originale a tutti i costi lo sta facendo diventare troppo ardito... fave secche con cicoria è un accostamento a mio giudizio non corretto, come anche cacio e pepe con la burrata!
Osteria Priscilla via Appia Antica 68, Roma, Tel. 065136379 Chiuso: Domenica. Ristorante tradizionalissimo davanti alla chiesa "Quo Vadis". Cucina romana ottima e prezzo ottimo (sulle 25 EURO), strano per una zona così altamente turistica. Da provare!
La Buca di Ripetta via di Ripetta, 36 Roma, Tel. 063219391 La cucina romana viene rivista da Andrea e dal suo Chef in chiave moderna. Ottimo e centralissimo. La lista di vini non è ampia e non tende all'originalità. Assolutamente da provare 45 EURI.
Enoteca 313 via Cavour, 313 Roma, Tel. 066785496 La cucina è molto limitata seppure originalissima e serve ad accompagnare un ottima degustazione di vini. La lista dei vini è superlativa con la possibilità di degustare anche vini di Marco De Bartoli. Il costo dipende esclusivamente dalla scelta del vino.
Ristorante Bisteak via di Porta Ardeatina, 114 Roma, Tel. 0657288369 Cucina di carne/bisteccheria: carne ottima (non una grandissima scelta), sfizioso il kebab. Il locale è molto affollato e rumoroso. La lista dei vini è limitata. Oltre i 45 EURI.
Ristorante Scaramouche via Dino Penazzato, 83 Roma, Tel. 0621802314 Ottimo ristorante di pesce fuori dal centro. Piatti semplici, gustosi e con un tocco di originalità. Locale particolare, carta dei vini ottima compreso il nostro amato Marco De Bartoli. Assolutamente da provare per il pesce 40 EURI.
A breve commenteremo i seguenti ristoranti:
- La Matricianella Via del Leone, 4 Roma - Tel. 066832100
- Insomnia - Cucina ciliaca
- Trattoria Monti Via di San Vito, 13, Roma - Tel. 064466573
- Palatium Via Frattina, 94, Roma - Tel. 0669202132
- Primo al Pigneto
- Osteria 'Gusto Piazza Augusto Imperatore, 7 Roma - Tel. 063226273
- La Montecarlo Vicolo Savelli, 13 Roma - Tel. 06 6861877
Disco - Muccaassassina - I LOVE MUCCA
Prima serata al Muccaassassina della nuova stagione 2009/10. Musica bellissima, terzo piano rinnovato e la zona vip rinnovata. Per quanto mi riguarda la serata più bella della capitale.
P.S: Hanno aumentano il prezzo di entrata, ma ne vale sempre la pena!
P.S: Hanno aumentano il prezzo di entrata, ma ne vale sempre la pena!
29 ottobre 2009
Linux - PS3 - Conversione filmati compatibili con PS3
Carissimi,
dopo una domenica di prove sono riuscito a trovare il formato audio e video testato e funzionante per la mia PS3. Il mio obiettivo era quello di trasformato un filmato in formato avi e similare, in un filmato compatibile e leggibile da una PS3 slim (da poco acquistata).
Il fedele ffmpeg mi è stato di grandissimo aiuto e ha risolto il problema!!!
ffmpeg -i filmato.avi -g 300 -bf 2 -vcodec mpeg2video -sameq -acodec ac3 -ac 2 -ab 384000 -f vob -copyts filmato.vob
Tanto per commentare le varie opzioni:
-g 300 -bf 2 : servono per migliorare la qualità del encoding mpeg
-vcodec mpeg2video : è il tipo di encoding video scelto (ho provato xvid e mpeg4 senza successo)
-sameq : stessa qualità del video di partenza (il file risultante diventa grande!!!)
-acodec ac3 -ac 2 : codec audio di tipo ac3 a 2 canali (funziona anche il 5.1 mettondo l'opzione -ac 6)
-ab 384000 : l'audio è a 384kbit/s (ottima qualità)
Dato che il file di uscita sarà sicuramente grande, vi conviene utilizzare una chiavetta USB per trasferire il file e ricordatevi di trasferirlo sul HD della PS3 prima di riprodurlo.
Saluti
dopo una domenica di prove sono riuscito a trovare il formato audio e video testato e funzionante per la mia PS3. Il mio obiettivo era quello di trasformato un filmato in formato avi e similare, in un filmato compatibile e leggibile da una PS3 slim (da poco acquistata).
Il fedele ffmpeg mi è stato di grandissimo aiuto e ha risolto il problema!!!
ffmpeg -i filmato.avi -g 300 -bf 2 -vcodec mpeg2video -sameq -acodec ac3 -ac 2 -ab 384000 -f vob -copyts filmato.vob
Tanto per commentare le varie opzioni:
-g 300 -bf 2 : servono per migliorare la qualità del encoding mpeg
-vcodec mpeg2video : è il tipo di encoding video scelto (ho provato xvid e mpeg4 senza successo)
-sameq : stessa qualità del video di partenza (il file risultante diventa grande!!!)
-acodec ac3 -ac 2 : codec audio di tipo ac3 a 2 canali (funziona anche il 5.1 mettondo l'opzione -ac 6)
-ab 384000 : l'audio è a 384kbit/s (ottima qualità)
Dato che il file di uscita sarà sicuramente grande, vi conviene utilizzare una chiavetta USB per trasferire il file e ricordatevi di trasferirlo sul HD della PS3 prima di riprodurlo.
Saluti
23 ottobre 2009
Linux - YouTube - Download e conversione dei filmati di youtube
Scaricare e convertire i filmati di youtube è molto semplice se hai una distribuzione Fedora Linux. Occorre scaricare i pacchetti youtube-dl e ffmpeg.
Il primo serve per scaricare il file flash dal sito di youtube e il secondo per convertirlo in formato avi o mpeg.
Tali software si trovano nei repository "Fusion" di Fedora, quindi è necessario abilitarlo e usare il mitico "yum" per installare i pacchetti.
Per scaricare un video è sufficiente eseguire il seguente comando:
Per convertire in AVI sarà poi sufficiente lanciare il comando:
Saluti e buona visione
Il primo serve per scaricare il file flash dal sito di youtube e il secondo per convertirlo in formato avi o mpeg.
Tali software si trovano nei repository "Fusion" di Fedora, quindi è necessario abilitarlo e usare il mitico "yum" per installare i pacchetti.
Per scaricare un video è sufficiente eseguire il seguente comando:
youtube-dl -d -b http://www.youtube.com/watch?v=897lIVkRmVM
l'opzione -d permette di scaricare il video in formato HQ, l'opzione -b abilita la massima qualità possibile.Per convertire in AVI sarà poi sufficiente lanciare il comando:
ffmpeg -i 897lIVkRmVM.flv sensation.avi
Saluti e buona visione
14 ottobre 2009
Cucina - Lasagna - Pranzo della domenica borghese italiana
Ricetta per una ottima lasagna da mangiare rigorosamente la domenica a casa con la propria fidanzata e che concilia il meritato riposino pomeridiano.
Per 2 persone (con abbondanza) occorrono:
- 1 cipolla, 1 sedano, 1 carota
- 200g di carne macinata di manzo
- 1 salsiccia
- 750 ml di passata di pomodoro (meglio se Mutti)
- 1 confezione con almeno 6 sfoglie di pasta fresca per lasagne
- 1 confezione di besciamella
- 1 teglia in alluminio da 4 persone
- 150g di grana padano
La cosa che fa veramente la differenza nella Lasagna è il ragù... il ragù deve stare sul fuoco (bassissimo) per almeno 2 ore, se lo fate restare di più è meglio, quindi non dovete avere fretta!!!
Preparate il soffritto con olio di oliva (meglio se di qualità umbra), cipolla, sedano, carate tagliate fini. Dopo aver dorato il sofritto, aggiungete la carne macinata e la salsiccia, a fine cottura sfumare con vino bianco. A questo punto è ora di aggiungere la passata di pomodoro e un po' di dado di verdure che insaporirà anche il ragù stesso. Lasciate cuocere il ragù per almeno due ore a fuoco bassissimo.
Finita la cottura del ragù possiamo preparare la lasagna vera e propria. Normalmente le istruzioni della pasta fresca per lasagne non prevedono la bollitura della pasta stessa. In realtà, in questo modo, la pasta cotta in forno rimarrebbe troppo dura, consiglio di sbollentare la pasta per almeno un paio di minuti comunque fino a quando non la sentite morbida.
Bollita la pasta, ungete la teglia con il burro e alternate ogni sfoglia di pasta con un po' di ragù, tre "bottoncini" di besciamella e una spruzzata di grana padano fino ad ottenere il risultato riportato in figura. Non esagerate con la besciamella.
Dopo almeno 30 minuti di cottura in forno a 200 gradi avrete lo splendido risultato di un ottima lasagna bella croccante.
Per finire il pranzo vi consiglio il Tiramisù comprato rigorosamente da Pompi (se siete a Roma) con un buon Zibibbo della Pellegrino (comprato in qualsiasi Supermercato).
Per 2 persone (con abbondanza) occorrono:
- 1 cipolla, 1 sedano, 1 carota
- 200g di carne macinata di manzo
- 1 salsiccia
- 750 ml di passata di pomodoro (meglio se Mutti)
- 1 confezione con almeno 6 sfoglie di pasta fresca per lasagne
- 1 confezione di besciamella
- 1 teglia in alluminio da 4 persone
- 150g di grana padano
La cosa che fa veramente la differenza nella Lasagna è il ragù... il ragù deve stare sul fuoco (bassissimo) per almeno 2 ore, se lo fate restare di più è meglio, quindi non dovete avere fretta!!!
Preparate il soffritto con olio di oliva (meglio se di qualità umbra), cipolla, sedano, carate tagliate fini. Dopo aver dorato il sofritto, aggiungete la carne macinata e la salsiccia, a fine cottura sfumare con vino bianco. A questo punto è ora di aggiungere la passata di pomodoro e un po' di dado di verdure che insaporirà anche il ragù stesso. Lasciate cuocere il ragù per almeno due ore a fuoco bassissimo.
Finita la cottura del ragù possiamo preparare la lasagna vera e propria. Normalmente le istruzioni della pasta fresca per lasagne non prevedono la bollitura della pasta stessa. In realtà, in questo modo, la pasta cotta in forno rimarrebbe troppo dura, consiglio di sbollentare la pasta per almeno un paio di minuti comunque fino a quando non la sentite morbida.
Bollita la pasta, ungete la teglia con il burro e alternate ogni sfoglia di pasta con un po' di ragù, tre "bottoncini" di besciamella e una spruzzata di grana padano fino ad ottenere il risultato riportato in figura. Non esagerate con la besciamella.
Dopo almeno 30 minuti di cottura in forno a 200 gradi avrete lo splendido risultato di un ottima lasagna bella croccante.
Per finire il pranzo vi consiglio il Tiramisù comprato rigorosamente da Pompi (se siete a Roma) con un buon Zibibbo della Pellegrino (comprato in qualsiasi Supermercato).
09 ottobre 2009
Disco - Alpheus - Addio al celibato
Foto dell'addio al celibato del mio più caro amico. Serata all'Alpheus di Roma organizzata dal Gay Village.
Devo dire che la musica era spettacolare, l'animazione divina con tanto di trapezisti che volteggiavano sopra la pista, unico grande problema il numero di persone esagerato. Stasera apre il Mucca!
Devo dire che la musica era spettacolare, l'animazione divina con tanto di trapezisti che volteggiavano sopra la pista, unico grande problema il numero di persone esagerato. Stasera apre il Mucca!
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